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Residui prodotti fitosanitari in alimenti, irregolarità 0,8%

Ministero della Salute Redazione DottNet | 23/07/2020 19:22

I risultati sono resi noti nel Report del ministero della Salute "Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti - risultati in Italia per l'anno 2018"

Prodotti non processati, come l'ortofrutta e i cereali, e alimenti invece processati quali il vino e l'olio. Oltre a questi costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea , anche i baby food, una gamma di prodotti per vegetariani, gli alimenti di origine animale e altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi ) e prodotti di origine biologica. Questi i prodotti esaminati nel 2018 per i residui di prodotti fitosanitari. I risultati sono resi noti nel Report del ministero della Salute "Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti - risultati in Italia per l'anno 2018". Nell'anno preso in esame, sono stati superati i 12.000 campioni, di questi soltanto 96 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità pari allo 0,8%.

  In particolare per il Baby food sono stati esaminati 57 campioni, tutti regolamentari e senza residui. I risultati complessivi nazionali indicano secondo il report un livello di protezione del consumatore adeguato e le irregolarità (0,8%) sono al di sotto della media europea (2,5%).  Il report include luoghi di campionamento diversificati, ad esempio alcuni campioni sono stati prelevati all'importazione e hanno riguardato alimenti provenienti da Paesi Terzi; altri prelievi effettuati sul mercato nazionale hanno riguardato gli alimenti più consumati in Europa e sono stati prelevati per il programma europeo. 

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